usiamo pochi materiali...

pietra, vetro, cemento e metalli; li riteniamo un quartetto indissolubile: tra loro cerchiamo un dialogo attraverso le loro caratteristiche fisiche quali durezza, fragilità, duttilità, ma anche per le valenze estetiche, ovvero matericità, eleganza, leggerezza....  ingredienti perfetti per creare oggetti non definitivi, sospesi tra passato e presente.

usiamo materiali prodotti e lavorati in italia....

Pietra: le ardesie della Valle Fontanabuona, eleganti pietre nere, tutte rigorosamente tagliate a spacco con la vena naturale a vista, finite a cera, a mio giudizio, dopo il pesto, le  migliori ambasciatrici della nostra terra ligure.
Vetro: le campane e le altre parti in vetro provengono da un laboratorio vetrario napoletano specializzato in oggetti per presepio; purtroppo le vetrerie liguri non hanno più la dimensione artigianale che le caratterizzava anni orsono.
Acciaio: Il corten, materiale da costruzione „principe“ degli scafi delle navi, una lega di acciaio e rame di grande effetto. Noi liguri lo usiamo con parsimonia ….ma ci rappresenta in pieno; ruvido, resiliente ed al contempo pregiato ma senza enfasi; a modo suo molto elegante.

Cemento: il legante per eccellenza. A volte lo lasciamo grezzo (beton brut) per enfatizzare la matrice scultorea e/o spontanea, altre volte lo plasmiamo cercando un filo conduttore tra archetipo e presente.
Plexiglass: per ora unica „eccezione urlata“ nel ventaglio di proposte; una chaise longue; per quella ci avvalliamo di un sofisticato laboratorio milanese specializzato in scenografie per studi televisivi. La prototiparono e testarono qualche anno fa rimanendone entusiasti.